Stefano De Gregorio

di Chiara

Ultima Modifica: 07/02/2020

Il suo nome è Stefano De Gregorio, ma per tutti è Chef Deg. Classe 1975, è di Busto Arsizio e ha origini molisane. Da sempre innamorato della cucina, fin da bambino, quando aiutava la sua mamma a fare la pasta fatta in casa.

Nel 2014 si è fatto notare nella manifestazione Le Strade della Mozzarella dove, partecipando a un food contest, ha vinto la competizione grazie al parere della giuria, tra cui sedevano alcuni dei migliori chef italiani. Il 2015 è invece l’anno della grande vittoria al Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo con il piatto Un viaggio in Sicilia: si è affermato prima nel campionato italiano, poi in quello mondiale insieme allo chef e amico Rocco Pace. A questi successi sono seguiti il riconoscimento di Top Italian Chef come uno dei migliori chef italiani e la premiazione come protagonista al Festival del Brodetto (2016). Fino al 2019, anno in cui Chef Deg ha ottenuto un altro grande successo: la vittoria al Girotonno di Carloforte con la ricetta Parma Modena Carloforte.
Attualmente Stefano De Gregorio è chef resident del Saporie Lab di Milano, fa parte del team della Compagnia degli Chef, organizza corsi di cucina, laboratori e partecipa a eventi in tutta Italia.

La sua cucina è fatta di passione e ricerca continua. Non rinuncia mai al legame con la tradizione italiana e ai sapori del Mediterraneo, che ama però contaminare con ingredienti e preparazioni sempre nuove. Gli piace mettersi continuamente in gioco e sperimentare. Ammira lo stile nordico e accoglie nei suoi piatti le influenze orientali, ma nella sua cucina non possono mai mancare i profumi e gli aromi del Mediterraneo, come la colatura di alici e i limoni.

I suoi piatti sono in grado di trasmettere tutta la sua sensibilità, tratto principale del suo carattere, ma sanno anche coinvolgere e raccontare tutta la bontà dei prodotti. I suoi piatti raccontano qualcosa di lui e regalano il piacevole stupore di provare qualcosa di inaspettato.

La cucina è un’arte, e Chef Deg, attraverso i colori, i profumi e l’impiattamento, è in grado di emozionare raccontando una storia, la sua.

Per lui un piatto non deve appagare solo il palato, il primo senso che deve essere appagato è la vista, poi l’olfatto attraverso i profumi ed infine il gusto, quando finalmente lo assaggiamo, ma oltre a godere di tutto ciò per Chef Deg è importante trasmettere qualcosa in più, un’emozione.
La sua cucina si basa su dei principi molto semplici ma importanti: un occhio alla tradizione, per ricordarci sempre da dove arriviamo e da dove nasce la nostra cucina, ma indirizzandola verso un nuovo viaggio, senza mai dimenticare il rispetto per le materie prime.

Si definisce un artigiano del cibo, in grado di trasformare ottime materie prime, rese tali dai produttori, in piatti in grado di raccontare una storia. Per lui l’Italia è il paese ideale dove sviluppare la cucina fusion, pensiamo ad esempio ad un formaggio delle nostre Alpi abbinato ad un semplice marmellata di arance siciliane, unendo così due prodotti che nascono a Km di distanza.

Cosa non può mancare a casa di Chef Deg?

L’olio extra-vergine di oliva, la colatura di alici e i limoni.

La colatura di alici?
Sì avete capito proprio bene, sembra strano ma Chef Deg prepara un po’ di tutto con questo ingrediente, da una panzanella alternativa, al più classico dei cocktail, il Bloody Mary e persino un semplice riso vaporizzato.

La sua è una cucina mediterranea, che esalta i profumi e i sapori, rispettando i prodotti della terra dello stivale, ma ama anche sperimentare, in particolar modo crede molto nella cucina fusion, in quanto adora le spezie, i loro profumi e colori.

A proposito di spezie la sua preferita è il pepe, in casa ne ha circa 50 tipologie differenti, provenienti da tutto il mondo.

Questa spezia gli piace per due motivi fondamentali: perché gli permette di rendere i suoi piatti profumati, caratteristica principale della sua cucina oltre ai colori, e in secondo luogo la considera una spezia che fa da ”ponte”, avvicinando la cucina mediterranea al resto del mondo.

Definisce la sua cucina emozionale, divertente e colorata, il suo attrezzo preferito è il coltello, e credetemi, vederlo tagliare, sminuzzare e tritare con i suoi fidati “amici” sempre affilati e perfetti, è uno spettacolo ipnotizzante.

Per coccolarsi si affida a una bella carbonara o ad una buon piatto di cacio e pepe che prepara utilizzando ben 7 pepi diversi, ma non nasconde che con un buon calice di bollicine bianche italiane, abbinerebbe un bel pesce crudo accompagnato da una maionese di frutta.
Ma non temete come quasi tutti gli Chef cucina per se stesso solo quando ha tempo, ma quando decide di dedicarsi questo tempo, sistema una bella tavola, e in totale relax si gusta il suo piatto, preparato con cura e creatività.

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