Vite in Riviera del Ponente Ligure, la rete d’impresa incontra i ristoratori a Milano

di Alice

Ultima Modifica: 23/01/2019

Il 6 giugno, al Lab di Saporie, 25 produttori dell’Associazione Vite in Riviera del Ponente Ligure si sono incontrati con i ristoratori del Gourmet Social Club, giornalisti e influencer del settore per una degustazione organizzata con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il patrimonio vitinicolo della Liguria.

Parla Massimo Enrico, il Presidente dell’associazione, e racconta che si tratta di 25 aziende che dal 2015 si sono costituite come rete d’Impresa per diventare grandi, rafforzare la filiera e creare un gruppo solido di relazioni che coinvolgano non solo i produttori, ma anche i ristoratori.

Posizionate nel territorio in provincia di Savona e di Imperia, da agosto 2016 hanno iniziato a gestire direttamente l’Enoteca Regionale della Liguria per la provincia di Savona, a Ortovero. Una compagine di aziende molto diverse le une dalle altre, a partire dalla capofila, la Cooperativa Viticoltori Ingauni e a seguire con produttori di olio, vino e prodotti tipici liguri di gran qualità, che in alcuni casi gestiscono anche agriturismi e accolgono visitatori da tutto il mondo.

Sono queste, infatti, imprese già ben posizionate in Liguria che, per la prima volta, si misurano con una esperienza come Rete di Impresa all’esterno e hanno scelto la piazza di Milano in quanto ottimo punto di partenza. È questo l’inizio di una serie di iniziative volte a creare collaborazioni, serate ed eventi.

Con questo evento, è stato presentato sulla piazza di Milano tutto ciò che rappresenta il territorio del Ponente Ligure. Partendo dai vini e dagli oli dei produttori e abbinandoli al cibo grazie allo chef Giuse Ricchebuono, che ha organizzato la degustazione di piatti tipici liguri per la serata, è stato possibile promuovere la Liguria anche al di fuori dei confini regionali.

Stellato del Vescovado di Noli, Giuse Ricchebuono condivide a pieno la linea di pensiero di Vite in Riviera e da parecchi mesi porta avanti un lavoro che vede come risultato il menu del suo ristorante, che contiene esclusivamente prodotti liguri. Lo chef racconta che fino a qualche tempo fa sarebbe stato impensabile riuscire in tale impresa; ma una ricerca intelligente, scelta di vita, ha reso il suo stretto legame con il territorio motivo di ammirazione in Liguria e di riconoscimenti nel resto del Paese. Dalla mucca cavallina alla pecora brigasca, quando si riesce a coniugare i buoni prodotti con i vini liguri di qualità, si raggiunge il massimo.

ricchebuono vite in riviera

Per la degustazione al Lab di Saporie, Ricchebuono ha proposto: una focaccia fatta con una farina di grano ligure, un grano antico degli anni ’30 che è stato ricoltivato e riportato sul mercato, uno sgombro pescato dalla Cooperativa di Noli abbinato a una delicata crema di piselli e pomodorino confit, delle quenelle di mousse di palamita cotta con cipolla e Brandy su una cialda di ceci e polvere di prezzemolo, delle zucchine ripiene di uova parmigiano maggiorana e pecorino infornate e, infine, un piatto con pesce cappone cucinato confit sottovuoto a 62° C per 10 minuti – in modo da non alterarne il sapore – abbinato a una crema di mandorle al naturale e terra di olive, da mangiare con un bel calice di un bianco strutturato o un rosso giovane.

Il primo di una lunga serie, un evento che racconta e mostra come, anche quando si è piccoli, si riesce a diventare grandi, quando ci si mette in rete. Produttori, allevatori e ristoratori insieme per rafforzare la filiera, creare un gruppo solido e avere la giusta risonanza.
Verso un turismo enogastronomico che valorizzi la Liguria, con i suoi prodotti tipici, come merita.

 

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L'Autore

Web Editor. Scopro l'Italia un ingrediente alla volta. Seguo gli chef in cucina e mi faccio raccontare tutti i loro segreti!