Igles Corelli

di Simone Pazzano

Ultima Modifica: 23/01/2019

Chef stellato del ristorante Atman a Villa Rospigliosi di Lamporecchio, Igles Corelli è una vera e propria istituzione dell’alta cucina italiana. Non a caso, al suo nome sono associate ben due definizioni: quelle di cucina Garibaldina e cucina circolare. Dai primi grandi successi al mitico ristorante Trigabolo di Argenta ai riconoscimenti attuali, alcune cose non sono mai cambiate per lo chef ferrarese: la volontà di sperimentare e ricercare continuamente e la grandissima passione che mette ogni giorno nel suo lavoro. 

Cosa vuol dire essere cuoco per te?

Beh devo dire che sicuramente non è un fatto di sopravvivenza, ma è un vero e proprio atto d’amore per le persone che vengono ad assaggiare la mia cucina.

Il tuo ingrediente del cuore?

La cacciagione.

Il tuo ingrediente segreto?

In questo momento sto sperimentando molto l’utilizzo del plancton. Mi piace perché dà una nota marina molto interessante ai piatti di mare.

Il tuo viaggio dei sapori in Italia

Per il tipo di cucina che faccio io, è essenziale andare sempre alla ricerca del prodotto migliore e di conseguenza vado continuamente in giro per l’Italia. E non è un caso infatti se ho definito la mia cucina Garibaldina: io vado a cercare il meglio che c’è nel nostro Paese.

Cos’è per te la cucina

Una zona di creatività dove la testa rimbomba sempre di innovazione e innovazione.
La cucina per me è un luogo di grande creatività e di grande amicizia perché ti trovi ad avere a che fare con le persone che vedi tutti i giorni, i tuoi collaboratori. Il bello è che diventa un po’ un focolare.

Come hai scelto il luogo del tuo ristorante?

Un po’ per caso, devo dire che sono stato fortunato. Villa Rospigliosi è una splendida villa del 600 del Bernini dove abitava il Papa, tutti i cuochi vorrebbero aprire un ristorante dove ce l’ho io! Quindi non posso dire altro che la mia è stata una fortuna.

Qual è lo stile del tuo ristorante?

Nonostante sia una villa seicentesca, il ristorante è molto moderno. Lo stile dell’Atman è totalmente innovativo, anche perché deve rappresentare lo stile della mia cucina.

Che significato ha la tua terra per te?

Sicuramente ci sono degli ingredienti che mi porto dietro e che sono conoscenze legate all’infanzia, legate alla mia nonna soprattutto e a mio nonno. Sono loro che mi hanno un po’ svezzato da piccolo, perché i miei lavoravano e quindi io stavo molto tempo con i nonni. E quindi nella mia cucina ci sono sempre ingredienti come l’anguilla, il germano reale, la zucca: tutti elementi che fanno parte della tradizione dei luoghi in cui sono nato nella provincia di Ferrara, nel parco del delta del Po.

 

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L'Autore

Curioso prima di tutto, poi giornalista e blogger. E questa curiosità della vita non poteva che portarmi ad amare i viaggi e il cibo in ogni sua forma. Fotocamera e taccuino alla mano, amo imbattermi in storie nuove da raccontare.