Il Ballo del Doge: ecco il menu di chef Nicola Batavia

di Simone Pazzano

Ultima Modifica: 23/01/2019

Torna l’appuntamento con Il Ballo del Doge, l’evento di carnevale più atteso ed esclusivo del mondo. La XXIV edizione si terrà sabato 25 febbraio e la consueta cena-evento vedrà protagonisti i piatti di chef Nicola Batavia.

Tra le suggestive sale di Palazzo Pisani Moretta, l’edizione 2017 del Ballo del Doge celebra la bellezza e la tradizione di Venezia, città dall’atmosfera unica. Per l’occasione, la sontuosa cena-evento sarà realizzata dallo chef Nicola Batavia. Cuoco di fama internazionale, nonché patron del ristorante Birichin e The Egg a Torino e membro della Compagnia degli Chef, Nicola Batavia proporrà agli ospiti provenienti da tutto il mondo una cena dai tipici sapori italiani. Da sud a nord, le sue creazioni saranno un omaggio alla splendida città lagunare.

Come sempre, anche nel menu pensato per il Ballo del Doge emerge fortemente lo stile e il talento di Nicola Batavia. I suoi piatti sono innovativi e sembrano vere e proprie opere d’arte, ma questo mai a dispetto della materia prima. Alla base della cucina dello chef torinese c’è infatti la mediterraneità e il profondo rispetto dei suoi prodotti. Perché, come ci ha raccontato, “anche quando si crea qualcosa di nuovo, bisogna sempre ricordare da dove si viene“.

Ecco quindi il menu che Nicola Batavia ha ideato per il Ballo del Doge:

MENU

In viaggio da Frignano a Venezia
(Burrata ripiena, gamberi crudi, polipo e focaccia)

Plin. The Egg 11.06.14
(Raviolini di erbette, salsa all’uovo)

Il calamaro “Birichin”
(Granchio, cavolfiori, ristretto di pesce)

Il cioccolato by Nicola Batavia al profumo di Sabadì e fusione di Amedei

Piccoli biscotti
Caffè

Vini:
Pommery Reserve Brut
PiodiLei DOC 2014 Pio Cesare
Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2011 Cantine Banfi
Ben Ryé DonnaFugata
Nicola Batavia

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L'Autore

Curioso prima di tutto, poi giornalista e blogger. E questa curiosità della vita non poteva che portarmi ad amare i viaggi e il cibo in ogni sua forma. Fotocamera e taccuino alla mano, amo imbattermi in storie nuove da raccontare.